PENSIERO DI NATALE

In questo momento di attesa, sospeso fra la terra e il Cielo, momento della nascita di Gesu', altri bambini muoiono uccisi dalla fame e dalla Guerra che l'Uomo continua a praticare e che cerca di nascondere anche in questo freddo dicembre, segnato dalla pioggia e da un grigio diffuso.
In questa civiltà dei consumi ogni grido, ovattato come la neve che cade, sembra spegnersi nel totale silenzio, mentre le vetrine scintillanti fanno da richiamo a coloro che migrano frettolosamente da un negozio ad un altro in cerca di acquisti , di regali da fare, in un vortice che non da' spazio al pensiero.
Ma forse c'è ancora qualcuno che ascolta, che sa che il rispetto della vita, della dignità umana e l'amore per gli altri non sono lontane parole ma valori per cui combattere, scrollandoci di dosso quella indifferenza che ci fa restare immobili come tanti burattini di legno.
 


Non so ancora come Pinocchio, fuggito dalla penna di Carlo Lorenzini, detto Collodi, sia diventato una creatura viva, un burattino dotato di volontà propria, tutto teso a diventare bambino, poi Uomo, per arrivare attraverso la redenzione fino a Dio; so soltanto che, da un dipinto dell' artista Bianca Nelli , riflette mentre guarda un inanimato ciocco di legno , come se vedesse se stesso per la prima volta, come se cercasse la sua anima senza riuscirvi.
Ed anche noi, burattini come lui, dovremmo cercare nel profondo dei nostri cuori per porci di nuovo quelle domande universali alle quali non sappiamo dare risposta , per ritrovare quell' umanità che sembra scomparsa per sempre. ed essere cosi' pronti ad accogliere Colui che nascerà nella Notte di Natale.
Che la pace regni su tutto

 
Figlia del tuo figlio