Questo quadro mostra la Madonna Nera nell’ atto di donare due corone a Padre Massimiliano Kolbe bambino, una rossa, simbolo del martirio ed una bianca, simbolo della purezza, che Lui accolse entrambe, accettando così il suo destino. Morirà ad Auschwitz donando la Sua vita in cambio di quella di un altro.
“Immaginiamo di essere un pennello nelle mani di un pittore infinitamente perfetto. Che cosa deve fare il pennello affinchè il quadro riesca il più bello possibile? Deve lasciarsi dirigere nel modo più perfetto…Maria Immacolata è lo strumento più perfetto nelle mani di Dio, mentre noi, da parte nostra, dobbiamo essere degli strumenti nelle Sue mani immacolate”
Padre Massimiliano Kolbe
Le “due corone” di Massimiliano Kolbe
“Il mio sguardo è continuamente attratto da nuovi orizzonti”.
È questo il messaggio che il giovane Massimiliano Kolbe ci ha lasciato e che continua ad affascinarci ancora oggi. Il suo sguardo era stato attratto sin da piccolo dalla bellezza di Maria. Lui l’ha vista e ha la consapevolezza che è la Santa Vergine. Maria gli sorride e gli porge due corone una bianca e una rossa, chiedendogli quale vuole. Con lo slancio di un bambino e la generosità di un appassionato il piccolo Raimondo di 10 anni le accetta “tutte e due”. Un bambino vivace il piccolo Raimondo Kolbe, uno come tanti, a cui la sua mamma non risparmia sgridate e quel giorno gli aveva detto: “Cosa sarà di te figlio mio?!” Ma quando poi si accorge che suo figlio è diventato più riflessivo e maturo comincia a preoccuparsi: è forse malato? Lo prende vicino a sé e gli chiede di dirle tutto! È allora che Raimondo le confida : “Ho chiesto alla Madonna cosa sarebbe stato di me” e le racconta di quella visione che resterà un segreto custodito nei loro cuori e che sarà rivelato da Maria Kolbe solo dopo la morte eroica del figlio ad Auschwitz. Eppure quell’episodio ha dato dinamismo, vita e azione a tutto l’apostolato missionario e creativo del francescano polacco Massimiliano Kolbe!
Due corone: quale il significato per Kolbe e per noi oggi?
La corona bianca Massimiliano l’ha vissuta nella fedeltà di una vita donata a Dio e alla sua Regina: per lei ha fondato la Milizia dell’Immacolata (1917) e ha costruito le Città dell’Immacolata in Polonia e in Giappone, alimentando sempre più il desiderio di “conquistare ogni uomo a Dio attraverso l’Immacolata” .
La corona rossa l’ha vissuta accettando le sue molte sofferenze fisiche e morali e soprattutto donando spontaneamente la sua vita nel bunker della fame del campo di concentramento di Auschwitz. È qui che la sua Regina si è presentata a lui coronando il suo capo con le due corone. Il sorriso che le SS hanno visto sul suo volto marmoreo ne era una prova.
Per noi, oggi, le due corone sono l’eredità della Milizia dell’Immacolata: celebriamo 100 anni di fondazione ma soprattutto l’attualità del suo messaggio. Sono “lasciarci condurre da Maria nella fiducia” perché il nostro cuore sia infiammato da Gesù Eucaristia e di amore “per ogni cuore che batte sulla terra”. Sono anche i vari Istituti nati dalla sua eredità, tra questi vi è anche l’Istituto “Missionarie dell’Immacolata - Padre Kolbe”: www.kolbemission.org
Enrichetta Petteruti |