Il pittore Giuseppe Innocenti, è da sempre specializzato nel dipingere i boschi, senza indulgere troppo sui dettagli, e quasi sempre boschi cedui, giovani, quindi non troppo folti, quasi mostrando di aver timore di addentrarsi nella Selva Oscura dei propri sentimenti, di dantesca memoria. Gli alberi dipinti da Giuseppe Innocenti, sono alberi umili, forse delle betulle, non destinate a divenire monumentali sfidando i secoli, eppure importanti perché da esse nasce la carta, elemento di trasmissione primario della cultura, anche artistica. Questa fragilità degli alberi, unita al valore intrinseco della carta da essi prodotta, e ad un certo sentore metafisico della sua tavolozza dei colori, fa apparire la pittura di Giuseppe Innocenti, in alcune opere, simile agli acquerelli giapponesi, dai quali si differenzia per la maggiore complessità metafisica, appunto, della composizione prospettica. Il format pittorico di Giuseppe Innocenti, è, quindi, chiaramente figurativo, ma declinato in chiave astrattivista, nella moderna nota tonale del fantasy, e, a mio avviso tale stile artistico si presterebbe bene ad illustrare una nuova edizione dei romanzi di Emilio Salgari. |