Il format pittorico di Bianca Nelli si sostanzia in un mondo onirico, quasi fatato, eppure reale e tangibile, rappresentato da soggetti quali Pierrot, o Pinocchio, che vengono raffigurati, appoggiati su un tavolo, accanto ad una rigogliosa natura morta, oppure in precario equilibrio, od ancora, in un’improbabile movimento. Con l’ossimoro “rigogliosa natura morta”, ho voluto mettere in evidenza proprio la duplice natura delle opere di Bianca Nelli, che, costantemente sospese tra realtà e sogno, ci conducono, attraverso le icone fiabesche di Pierrot o Pinocchio, nel mondo onirico, per poi riportarci nella vita reale, con la matericità avvolgente, e rassicurante, della natura morta, quando presente. E proprio questo suo personalissimo format pittorico, che per certi aspetti definirei, stilisticamente, come un naif evoluto e più allegro, aldilà di una tecnica pure ragguardevole, è il vero punto d’interesse dei quadri di Bianca Nelli, che si presentano all’osservatore sempre briosi e freschi, quasi “petalosi”, usando un termine metaforico, inventato recentemente da un bimbo, ed ammesso nella lingua Italiana, dagli accademici della Crusca. Anche qui le citazioni di una metafora, inventata da un bambino, e dell’Accademia della Crusca, sono volute, per rendere il gusto, apparentemente infantile della pittura di Bianca Nelli, che pur essendo certamente agli antipodi di una visione accademica dell’arte, rappresenta, a mio avviso, un’interessante esperienza artistica degna di essere raccontata. |